“L’ESPERIENZA È IL SOLO INSEGNANTE IN CUI POSSIAMO CONFIDARE.” LEONARDO DA VINCI
Il concetto di esperienza nella formazione ha radici profonde. È sufficiente pensare ai bambini, che riescono ad acquisire un primo bagaglio di conoscenze proprio attraverso la scoperta, la pratica e l’azione. Si tratta di un ragionamento solitamente associato all’infanzia e alla scuola, ma che può avere un’importante valenza anche nel mondo del lavoro.
Parliamo in questo caso di apprendimento esperienziale (Experiential Learning, Experiential Educational), il processo di acquisizione e applicazione della conoscenza in un ambiente di lavoro reale. I programmi di apprendimento esperienziale enfatizzano gli approcci pratici per affinare abilità e competenze con un approccio più interattivo, il cosiddetto learning by doing.
Nella maggior parte dei casi si tratta di un modello di educazione integrativa (cognitiva, emotiva o sensoriale), messo a disposizione dei giovani alla prima esperienza lavorativa o dedicato a chi ha deciso di cambiare carriera completamente.
Apprendistato, stage, borse di studio e alternanza scuola-lavoro sono attività che permettono un inserimento graduale nel contesto lavorativo, coadiuvato da una formazione costante a cura del tutor.
L’Experiential Learning non dev’essere però esclusiva dei nuovi assunti; si tratta di un’azione che dev’essere implementata quotidianamente, anche attraverso l’aiuto reciproco tra colleghi. Questo genere di apprendimento consente infatti di sviluppare l’attitudine al problem solving, la creatività e l’acquisizione di comportamenti costruttivi di autoconsapevolezza, attraverso l’auto-osservazione.
I 5 BENEFICI DELL’APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE IN UFFICIO
Implementare l’Experiential Learning nel luogo di lavoro può diventare un vantaggio competitivo per l’azienda. Quali sono i benefici principali?
Il nostro consiglio? Implementare sempre l’apprendimento esperienziale, anche di poche ore settimanali o per specifici gruppi di lavoro: tutti ne possono trarre beneficio!